venerdì 13 novembre 2009

RIPRENDIAMO LA MARCIA!


Due appuntamenti importanti per La Destra sono passati. Due grandi successi. Ma… non bisogna fermarsi. Troppo importanti ed ambiziosi sono gli obiettivi che ci prefiggiamo.
Ormai La Destra si sta caratterizzando come l’unico partito per la tutela del sociale e per la difesa dell’orgoglio nazionale. Sono due aspetti di cui si sente molto bisogno; soprattutto a livello giovanile.Tenere ferma la barra in questa direzione è e sarà nei prossimi mesi il nostro compito principale.
La giornata per il tesseramento dedicata a Beppe Niccolai, l’eretico della politica italiana, e la II Conferenza programmatica svoltasi a Pomezia, sul tema Nazione e Lavoro, ci hanno dato quella identità forte che ci permette di andare ovunque e con chiunque senza tema di perdere o compromettere nulla.
E’ nostro dovere adoperarci per diffondere nella società le nostre idee, farne crescere il consenso intorno, approfondirle e rinnovarle in continuazione. Stare chiusi in ipotetiche e fantomatiche torri d’avorio equivale a castrarle, privarle del necessario riscontro della realtà: l’uomo onesto non è colui che dice di esserlo, neanche colui che lo è perché nessuno ha mai provato a comprarlo o corromperlo. L’uomo onesto è colui che, vivendo dentro la società attuale, riesce a rifiutare tutti i tentativi di inganno e di corruzione.
Non dobbiamo aver paura di confrontarci con il nemico: un confronto nuovo, diverso; non più fatto di scontri fisici, ma di resistenza ai subdoli tentativi di compromissione, alle accattivanti offerte di acquisto. Resistere a tutto questo e parallelamente rilanciare le nostre richieste sociali sono una prova impegnativa alla quale non possiamo sottrarci. Ci vuole una notevole dote di coraggio. Pochi sono disposti a mettere in gioco la propria credibilità per un risultato incerto, ma è troppo facile parlare di idee e di valori standosene seduti dietro una scrivania o dentro circoli autoreferenziali, che servono soltanto a misurare la propria impotenza e la propria incapacità a sacrificarsi per le proprie idee.Oggi c’è bisogno di tutti, serve uno sforzo collettivo per far sì che le idee non rimangano impantanate. Bisogna osare!
C’è chi continua a parlare di area, un mito nel quale credo sempre meno; ma se c’è ancora qualcuno che ci crede è il momento che si rimbocchi le maniche e venga a rischiarsela insieme a noi. Gli uomini, i militanti, i dirigenti ed i segretari di ciò che rimane della vasta tradizione partitica ed extraparlamentare hanno oggi il dovere, se ancora credono in qualcosa, di unirsi a noi in questa strenua battaglia per e con le nostre idee. Le porte sono aperte, gli spazi infiniti, c’è posto per tutti, c’è tanto da fare.
C’è da costruire il partito, da approfondire le tesi, da occupare i territori, da restituire una grande speranza a chi per anni in silenzio ci ha seguito, ma soprattutto c’è da continuare a portare avanti un vessillo per cui tanta gente ha sofferto, tanti giovani sono morti, tanto sudore e sangue è stato speso.
Nessuno di noi si può ritenere il depositario della vera battaglia, per questo tutti dobbiamo svolgere un ruolo diverso, purché coordinato e finalizzato allo stesso obiettivo.
La strada è difficile, il compito gravoso ma tutti insieme possiamo farcela. Ci riempiamo tanto la bocca di parole altisonanti come coraggio, onore, dignità. Oggi serve metterci alla prova, vedere se ad una vera prova abbiamo capacità di tenuta. Ci vuole tanto coraggio per rischiare di perdere la propria dignità e il proprio onore. Solo chi è sicuro di sé, non teme.
Mi piace a questo punto ricordare il motto di Beppe Niccolai:”importante non è la vita ma ciò che si fa della vita.”
Adriano Tilgher