sabato 27 settembre 2008

STORACE, SALERNO E LONERO COMMENTANO LE DIMISSIONI DI DANIELA SANTANCHE


IL SEGRETARIO NAZIONALE FRANCESCO STORACE SULLE DIMISSIONI DI DANIELA SANTANCHE'

Il messaggio è subdolo, come al solito. E indigeribile. Daniela Santanché voleva lo scioglimento de La Destra nel Pdl e di fronte a un disegno senza consenso di base – parla di avere con sé una cinquantina di dirigenti sui millecinquecento che onorano il movimento in tutta Italia e ai quali dovrebbe chiedere scusa – e si dimette da portavoce, ritira una mozione impresentabile. Altro che isolamento nostro. Era lei ad essere isolata con le sue bizzarre velleità. E’ insomma fuori dal partito che l’aveva rispettata, amata, tollerata più di ogni altro partito che ha frequentato. E sopportata. E vuole tornare da chi l’aveva scacciata in malo modo. Non parteciperà al congresso nazionale perché non c’è una federazione dove trovare il consenso per farsi eleggere delegata, è giusto che torni da chi odia le preferenze. Noi non serbiamo alcun rancore e siamo contenti di averla stimata. Sarà Daniela Santanché, piuttosto, a provare rimpianto quando si accorgerà che la politica non è solo potere. La prossima settimana riunirò il comitato politico nazionale di un partito che ha migliaia di iscritti in più rispetto allo scorso anno, consiglieri che aderiscono dai vari enti locali e da oggi meno litigiosità interna sulla nostra rotta. Ora il Pdl sa definitivamente dove trovare La Destra. Tutti se ne accorgeranno al congresso di novembre e proporrò di organizzare in coincidenza con la nostra assise nazionale la nostra prima grande manifestazione popolare. Porteremo in piazza una Destra che soffre per la gente.

COMUNICATO STAMPA di Roberto SALERNO e Giuseppe LONERO su LE DIMISSIONI DELLA SANTANCHE’ DA LA DESTRA”
Apprendiamo con stupore il comunicato diramato da Daniela Santanchè, per annunciare le sue dimissioni dal Partito e il ritiro della Mozione congressuale che la vedeva prima firmataria.Lo stupore e l’incredulità risiede nelle motivazioni della sua decisione. La Santanchè mira a destabilizzare l’elettorato de La Destra, appellandosi a motivazioni che sono in contrasto con quanto da lei sinora sostenuto, infatti nella sua mozione tutti possono leggere che puntava a confluire nel PDL, sciogliendo così l’unico Partito di Destra ancora presente nel quadro politico nazionale. Sostenere oggi di non volere più far parte de La Destra, perché non si vuole pervenire ad accordi e collaborazioni con il PDL è falso e dimostra come e quanto la Santanchè non sia mai entrata in sintonia con il popolo de La Destra e con la militanza in un partito organizzato. Se la Santanchè vuol far parte di un partito che intende collaborare con il PDL per diventare partito di governo come sa fare e merita, si limiti a ritirare la Mozione e rimanga come militante, lontano dai riflettori senza poltrone all’interno del Partito, diversamente tutti capiranno il perché delle sue decisioni di un recente passato e delle sue decisioni odierne. Badi bene inoltre la Santanchè a come si esprime da oggi in avanti nei confronti de La Destra e dei suoi militanti, gente vera, sincera, onesta, che non si è risparmiata nel sostenerla da candidata premier.
Roberto Salerno, Portavoce Regionale LA DESTRA Piemonte
Giuseppe Lonero, Portavoce Provinciale LA DESTRA Torino

giovedì 25 settembre 2008

5 OTTOBRE, LA DESTRA PROV. TORINO A CONGRESSO

DOMENICA 5 OTTOBRE 2008 PROGRAMMA 1° CONGRESSO PROVINCIALE DI TORINO
HOTEL ROYAL – c.so Regina Margherita, 249 – Torino - Ore 9,30

Ore 9,30 Inizio accrediti dei Congressisti Ore 10,00 Apertura del CongressoSaluto delle Autorità e degli Ospiti presenti Ore 11,00 Interventi ProgrammatiGiuseppe LONERO – Portavoce ProvincialeOn. Roberto SALERNO – Portavoce Regionale On. Francesco STORACE – Segretario Nazionale Ore 12,00 Termine per la presentazione della Candidatura a Portavoce Provinciale e per la presentazione delle liste dei candidati delegati al Congresso NazionaleApertura del dibattito Ore 14,00 Chiusura del dibattito Apertura seggio Ore 17,00 Chiusura del seggio Inizio operazioni di scrutinio In conclusione, proclamazione degli eletti.

domenica 21 settembre 2008

LA DESTRA CRESCE! +25% DI ISCRITTI


La Destra cresce ed è in buona salute. La conferma arriva dal numero degli iscritti del 2008, che sono oltre 13mila, con un aumento di più del 25 per cento rispetto a quelli del 2007. Il dato è emerso nel corso dell’ultima riunione della segreteria generale del congresso, che ha ufficialmente dato il via alla celebrazione dei congressi provinciali a partire da sabato 27 settembre 2008.
A tal fine è stata inoltrata a tutti i portavoce provinciali una circolare contenente le istruzioni per la richiesta di convocazione del congresso provinciale e la modulistica necessaria per la presentazione delle candidature a portavoce e per la lista dei delegati al congresso nazionale.E’ stata inoltre approvata la ripartizione dei 1000 delegati elettivi tra le federazioni provinciali e le liste degli aventi diritto al voto. La Federazione con il maggior numero di iscritti è quella di Roma città, seguita da Roma provincia, Napoli, Torino e Perugia.
I congressi provinciali dovranno essere tenuti entro il 26 ottobre 2008 e la data e il luogo di svolgimento saranno pubblicizzate attraverso il sito ufficiale del partito e il quotidiano online La Destra News.

giovedì 18 settembre 2008

PONTI DI VENARIA, LA DESTRA AVEVA RAGIONE

Oggi vi proponiamo questo articolo de "LA VOCE" nel quale gli amministratori venariesi ammettono ciò che noi sospettavamo: i ponti di Venaria Reale sono pericolanti e vanno ricostruiti al più presto. La situazione è addirittura peggiore di quanto avevamo potuto prevedere: infatti, oltre ai 2 ponti di Via Cavalli e Via Castellamonte, anche il "ponte Verde" che porta all'ingresso del parco La Mandria necessita di interventi urgenti. A noi resta il merito di aver portato all'attenzione dei cittadini questa problematica, agli amministratori venariesi (ed ai loro colleghi in provincia) il dovere di risolverla!
Ramini Valerio
Portavoce Cittadino "LA DESTRA" Venaria


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"VIA DA A.N. CHI NON E' ANTIFASCISTA!"


“Via da An chi non è antifascista” titola oggi il quotidiano la Repubblica – articolo, firmato da Giovanna Casadio, che vi proponiamo – e la polemica che sta coinvolgendo Alleanza nazionale dopo lo “strappo” di Gianfranco Fini sembra destinata a fare ancora molto rumore. Dopo Alemanno, La Russa e il presidente della Camera, ecco adesso Ag, Azione giovani, a cui il ministro Giorgia Meloni ha inviato una lettera significativa, concludendo così: “E adesso basta con questa storia del fascismo e dell’antifascismo, pietà!”. E richiama i valori di “libertà, democrazia, uguaglianza e giustizia, sui quali si fonda la Costituzione e che sono propri anche di chi ha combattuto il fascismo” e nei quali anche Azione giovani crede. Insomma, la destra italiana, scrive Casadio, “sta costruendo una sua identità come non c’è mai stata e cioè antifascista”. Anche il ministro Matteoli ha fatto sentire la sua voce: “Chi non condivide le parole di Fini – ha detto – si mette fuori da An”. Parole che La Russa condivide e che “vanno lette con attenzione”.

mercoledì 17 settembre 2008

TEODORO BUONTEMPO: "IL GOVERNO TUTELI I LAVORATORI ALITALIA"


Senza garanzie per un effettivo rilancio futuro della compagnia e senza un quadro preciso delle intenzioni dei nuovi azionisti, l’operazione Alitalia rischia di trasformarsi in una manovra finanziaria a favore di persone che guardano più al loro guadagno che non a garantire all’Italia un ruolo dignitoso della propria compagnia di bandiera". Lo afferma Teodoro Buontempo, presidente de La Destra, che aggiunge: "La Destra non condivide e anzi condanna la quotidiana denigrazione dei dipendenti Alitalia, i quali vengono fatti passare per irresponsabili, egoisti e pericolosi 'agitatori'".
"I dipendenti dell’Alitalia - prosegue Buontempo - hanno dovuto subire per anni la funzione di “bancomat” che la compagnia aerea assicurava ai partiti, ai loro rappresentanti del consiglio di amministrazione e ai quei sindacati che utilizzavano il proprio ruolo per facili promozioni di vertice. Ora si vorrebbe che i dipendenti continuassero a stare zitti, nonostante il rischio concreto di licenziamento e malgrado gli azionisti non abbiano finora dato alcuna garanzia di progetto industriale in grado di rilanciare la compagnia. Anzi, ogni giorno che passa, la nuova cordata dà l’impressione di volere pezzi dell’Alitalia appetibili per il mercato, in modo che domani possano essere loro a vendere ad altre compagnie, assicurandosi così un guadagno a costo zero, visto che i debiti vengono accollati a una società pubblica e quindi caricati nelle tasche degli italiani"
"Non c’è dubbio - sottolinea il presidente de La Destra - che nello sfascio della compagnia una parte rilevante di responsabilità è attribuibile ai sindacati, i quali, accontentandosi di privilegi personali, hanno fatto sprecare risorse e finanziamenti pubblici, depotenziando il ruolo dell’Alitalia. I sindacati giocano anche oggi una partita poco trasparente, essendo loro certi che, alla fine, un ruolo gli verrà assicurato, mentre per migliaia di lavoratori rimane lo spettro del licenziamento. Il governo, per la funzione pubblica che ha, dovrebbe, nelle sue scelte, privilegiare invece proprio la difesa dell’occupazione, non solo per rispetto dei dipendenti dell’Alitalia e delle loro famiglie, ma anche per evitare - conclude - che questa triste vicenda possa aggravare il disagio sociale che in Italia comincia ad essere insopportabile.

domenica 14 settembre 2008

VENARIA - GAZEBO CONTRO IL CARO-VITA


Nella giornata di ieri 13 Settembre la sezione venariese de "LA DESTRA" è stata presente in Piazza Vittorio Veneto con un gazebo per informare la cittadinanza sulle nostre proposte contro il Caro-Vita che sta colpendo sempre piu pesantemente milioni di italiani.
La Destra è critica nei confronti di questo Governo che fino ad ora non si è minimamente interessato dei salari e delle pensioni che, a nostro avviso, andrebbero adeguati urgentemente in base al costo della vita e all'inflazione.
Nonostante la giornata sia stata spesso piovosa sono stati distribuiti centinaia di volantini ai venariesi, i quali guardano al nostro operato in citta con sempre maggiore interesse.


il volantino distribuito ieri
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sabato 13 settembre 2008

GIANFRANCO FINI ED IL SUO ANTIFASCISMO. LE REAZIONI


"Chi e' democratico e' a pieno titolo antifascista, la destra deve riconoscersi nell'antifascismo... non si può equiparare chi stava da una parte e combatteva per una causa giusta di uguaglianza e libertà e chi, fatta salva la buonafede, stava dalla parte sbagliata”.
"Chi è democratico cioè si riconosce nei valori della libertà, dell'uguaglianza e della giustizia sociale è antifascista, ma non tutti gli antifascisti in Italia erano democratici". E ancora: "Se in Italia non e' stato cosi' agevole e' perche' non c'e' stata una destra in grado di dire che ci riconosciamo in pieno nei valori anti-fascisti" Così il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha parlato ad Atreju, la festa dei giovani di alleanza nazioanale.
STORACE, FINI RINFOCOLA ODI
“Con le sue dichiarazioni, è Fini a confermare chi è che vuole riportare l’Italia sessant’anni indietro, è lui che irresponsabilmente rinfocola odi e mette nel mirino dell’estrema sinistra quanti non si rassegnano a subire la verità di chi per decenni ha negato persino la tragedia delle foibe. Ci ha messo quarant’anni, l’onorevole Fini, per scoprire l’antifascismo che a Fiuggi era strumento ed ora è issato a valore, dimenticando i crimini commessi persino nell’immediato dopoguerra nel nome dell’antifascismo nel triangolo della morte. E’ Fini, per ragioni interne a un partito e a una coalizione, che vuole il ritorno dell’estremismo con le sue irresponsabili dichiarazioni di oggi. L’uomo che a Sorrento predicò il fascismo del 2000 fa scoprire ogni giorno di più quante falsità abbia propagato a chi credeva in lui. Si può essere tranquillamente democratici senza bisogno di essere antifascisti proprio perché ci sono stati antifascisti – in Italia e non solo nell’Urss - che tutto furono tranne che democratici; si può fare il presidente della Camera senza bisogno di ripetere quel che diceva il suo predecessore; ma non dica mai più quel che deve fare una comunità di destra che questo Paese ha amato per tantissimi anni e che non merita di essere offesa fino a questo punto”.
On. Francesco Storace, Segretario Nazionale "LA DESTRA"
"Ora non ci sono più alibi per nessuno. Le parole dell’onorevole Gianfranco Fini sono state così chiare che dovrebbero mettere fine ai due linguaggi, uno di coerenza ideale rivolto ai militanti e uno furbesco e ondivago, tra il dire e il non dire, rivolto al mondo politico esterno, linguaggi utilizzati dal 1994 in poi da gran parte dei dirigenti di An. Ora dovrebbe essere più evidente per tutti del perché abbiamo dato vita al nuovo partito La Destra, difendendone la libertà, l’identità e l’autonomia con costi personali e politici. Lo spartiacque è preciso, secondo le affermazioni di Fini: ogni tipo di aberrazione storica è attribuita al fascismo e ogni anelito di libertà, di giustizia sociale e di pluralismo politico è attribuito all’antifascismo. Pertanto, anche i crimini compiuti in nome dell’antifascismo sono giustificati, in quanto, secondo la logica del ragionamento fatto dal presidente della Camera, furono una necessità per chi combatteva ‘nella parte giusta’ contro i fascisti che, invece, combattevano ‘per la parte sbagliata’ e rappresentavano dittatura e sopraffazione. Per chiudere il ciclo di chi nel 1992, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dichiarava che “il fascismo era il seme della storia”, manca solo l’ultima fase che potrebbe essere rappresentata dal passaggio all’antifascismo militante. Fu proprio nel nome dell’antifascismo militante, infatti, che furono giustificati negli anni settanta gli omicidi dei giovani militanti del Movimento Sociale Italiano, perché identificati come portatori di idee illiberali. Chi si aspetta che tutti coloro che hanno fatto le proprie fortune politiche e personali con oltre 50 anni di neofascismo possano reagire resteranno fortemente delusi. E anche per questo motivo è nata La Destra"
On. Teodoro Buontempo, Presidente de "LA DESTRA"

"Vorrei ricordare a Gianfranco Fini che, in nome dell'antifascismo che oggi lui esalta come requisito essenziale per essere democratici, negli anni 70 e fino all'83 hanno ammazzato decine di ragazzi di quel Fronte della Gioventù di cui lui era Segretario Nazionale.Anche loro erano dalla parte sbagliata? Dopo aver dichiarato la militanza antifascista quando inneggerà all'antifascismo militante? In fin dei conti quelle simpatiche spranghe - seguendo i suoi ragionamenti - piovevano sulla testa dei ragazzi di Destra per combattere il male assoluto in nome della democrazia."
On. Alberto Arrighi, componente Comitato Politico Nazionale "LA DESTRA"

Fini è all'assalto della sua stessa storia. Dopo il voto agli immigrati il presidente della Camera torna a parlare di antifascismo e di fascismo disconoscendo di fatto la sua stessa storia."I giovani della destra e la nostra comunità politica devono riconoscersi a pieno titolo nei valori dell'antifascismo...Si tratta di valori ben chiari nella nostra Costituzione, che il Capo dello stato ha richiamato, che a pieno titolo possono essere definiti valori antifascisti". Ricordiamo al Presidente della Camera che i valori dell'antifascismo sono quelli ben descritti da Pansa (!), valori che hanno portato all'eccidio di migliaia di Italiani innocenti (colpevoli, magari, anche solo di aver indossato qualche Domenica la camicia nera!), che hanno portato ad una guerra civile orrenda, guerra che è continuata sino agli anni '80. Questi valori erano i valori dello slogan "uccidere un fascista non è reato", erano i valori che hanno causato l'uccisione di 26 dei nostri "Cuori Neri" (Sempre Presenti!). I valori dell'antifascismo, inoltre, hanno portato allo smantellamento di opere pubbliche di alto valore storico, alla abrogazione di provvedimenti importantissimi ed innovatori e quant'altro di buono era stato fatto durante il ventennio, per semplice vendetta. Ben altri, a mio avviso, devono essere i valori in cui i giovani (tutti e non solo quelli di destra) devono riconoscersi: i valori dell'unità nazionale e del patriottismo (in un'epoca in cui sempre più assistiamo ad una decandenza del sentimento nazionale), i valori della Famiglia (in un'epoca in cui di fatto la Famiglia è sgretolata), i valori dello Stato sociale (in un'epoca in cui prevale solo il capitalismo), i valori dell'ambientalismo (in un'epoca in cui prevale l'interesse economico e l'industrializzazione a danno della salute dei cittadini), i valori del Lavoro (in un'epoca in cui prevale il precariato e la globalizzazione), i valori della sicurezza e così via. Chiudo riportando le parole dell’intellettuale francese Claude Ferrere: "Alcuni italiani si sono vendicati di un Capo troppo grande per loro, le cui stesse benemerenze apparivano troppo gravose. E tutti i governanti d’Europa anche se non osarono approvare apertamente, gioirono in segreto. Dinanzi a quell’Uomo erano afflitti da un conplesso di inferiorità insopportabile, come era accaduto tempo prima con Napoleone. Duemila anni or sono per le stesse ragioni, venne ucciso Giulio Cesare."
Michele Arnoni, Circolo LA DESTRA "Rivolta Ideale"
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venerdì 12 settembre 2008

I SUPER-DIFENSORI DELLA COSTITUZIONE BLOCCHINO LA NUOVA LEGGE ELETTORALE!


Un’indecenza. E’ la legge elettorale per le Europee del 2009. La maggioranza, come scrive Goffredo De Marchis su la Repubblica di oggi è pronta a muoversi sull’ipotesi che cancella ogni tipo di mediazione: sbarramento al 5 per cento e abolizione delle preferenze. Il ‘Porcellum bis’, sostiene De Marchis, è il parto di un accordo tra Lega e Pdl: “Berlusconi ha dato il via libera al federalismo e in cambio Calderoli ha accantonato il compromesso con il quale cercava un accordo bipartisan sul sistema di voto alle Europee, ossia 4 per cento e preferenza unica”. E per ora “si procede con i provvedimenti già depositati in Parlamento”. Ma l’opposizione annuncia battaglia dura. Il Pd vede un clima difficile, “da muro contro muro”. “Faremo le barricate” annuncia Cesa, Udc. “Volantinaggi e presidi sotto le sedi del Pdl” dice invece Ferrero, segretario di Rc. Per Storace si tratta di “una nuova legge porcata, Napolitano la deve fermare”.

LA COSTITUZIONE E' INVIOLABILE SOLO QUANDO CONVIENE A LOR SIGNORI. SE "IL POPOLO E' SOVRANO" VA BLOCCATA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE PER LE EUROPEE!!! STAREMO A VEDERE...

giovedì 11 settembre 2008

LA COSTITUZIONE NON E' UN TOTEM


“La Costituzione non è un totem. E’ vecchia di 60 anni e dobbiamo discutere di tutto, anche della prima parte”. Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, non usa mezzi termini e al quotidiano la Repubblica, che oggi pubblica una sua intervista – che vi proponiamo – dice che “non riconoscersi nella Costituzione non significa violarla, né negare la possibilità di modificarla”. Storace si chiede se “la sovranità è davvero affidata al popolo” e sottolinea: “sarei favorevole anche a cambiare il primo articolo, spostando l’attenzione sui lavoratori”. “Mi sento a disagio”, conclude il leader de La Destra, per la parte non applicata della Costituzione, una Carta dove, tra l’altro, “non compare la parola Resistenza”.
LEGGI L'INTERVISTA A STORACE SU "REPUBBLICA" DI OGGI, CLICCA QUI

mercoledì 10 settembre 2008

FASCISMO: DI ASSOLUTO C'E' IL CAOS CHE REGNA IN AN


L’On. Roberto SALERNO de La Destra così commenta le affermazioni confusionarie di La Russa, Alemanno e Mantovano e dulcis in fundo di Fini. “Mi aggiungo ai tantissimi che in questi giorni si sono pronunciati sulle questioni “fasciste” sollevate dai ministri e sindaci del Pdl. Dico del Pdl e non più di An in quanto se non riconoscevo da tempo il significato di tale sigla in termini politici oggi non lo riconosco più nemmeno in termini giuridici di entità associativa e/o partitica essendo avviata l’ultima fase della sua liquidazione. Quattro signori, questi, che hanno dato prova di confusione abissale e di un cammino personale maldestro dentro una storia umana, politica e sociale affrontata in questi ultimi anni con gravissima disinvoltura e totale assenza di obiettività. Me lo ricordo bene l’ambiente di An negli ultimi giorni in cui soffrivo come Parlamentare, iscritto e militante, di un partito che non rispettava la storia e le persone. Triste era lo spettacolo di ruffiani, di nani e ballerine che circondavano il “Capo” e i sottocapi, tutti sorridenti e pronti a giurare che mai avrebbero fatto ammiccamenti a “quella storia” e mai avrebbero fatto “sconti” a quel ventennio da scordare.Hanno ingurgitato tutto questi signori e fatto ingurgitare a loro volta senza battere ciglio offendendo anche la memoria storica italiana e la tragedia ad essa legata.Quando fu pronunciato il termine “male assoluto” nel lontano 2002 nessuno di questi signori si indignò, impegnati com’erano nella lotta per preservare il loro “culo” (Don Milani insegna che il culo bisogna chiamarlo così quando occorre), nessuno si indignò quando il capo di questo partito disse a una Direzione Nazionale, per giustificare il “lancio” del diritto al voto per gli immigrati, che gli albanesi di oggi sono come gli italiani di ieri. Questi quattro signori hanno detto tutto e il contrario di tutto ed oggi, penosamente, si dimenano nella loro inconsistenza rilanciando malamente quello che hanno respinto e negato un minuto prima. Mi ricordo quando Alemanno correndo da Sindaco di Roma, respinse l’alleanza con la Destra che non piaceva alla Comunità Ebraica perché in “odore” di fascismo dimostrando una autentica codardia personale prima ancora che politica.Ora che sindaco è diventato lo sentiamo balbettare qualcosa che tra non molto giurerà l’esistenza di malinteso: il coraggio è un’altra cosa. Tralascio altri commenti su ministri e presidenti di camera etc.

QUESTA SERA STORACE A "MATRIX"


Il segretario de La Destra, Francesco Storace, sarà ospite questa sera della trasmissione Matrix, in onda su Canale 5, alle ore 23,30.La puntata di oggi farà il bilancio di un anno di politica italiana, vissuta tra il boom del fenomeno mediatico Beppe Grillo, il clamore suscitato dal libro di Gian Antonio Stella, “La casta”, i costi spropositati di chi ha fatto della politica il proprio business principale. In studio, con il conduttore Enrico Mentana, oltre a Storace, saranno presenti Antonio Polito, direttore de Il Riformista, Gian Antonio Stella e l’ex ministro della Solidarietà sociale del governo Prodi, Paolo Ferrero.
Inoltre vi proponiamo l’intervista al segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace, pubblicata oggi dal quotidiano free press Epolis. Storace risponde alle domande di Silvia Zingaropoli e affonda i colpi sul suo vecchio partito e i suoi ex colleghi: “An – dice, riferendosi alla polemica innescata da Alemanno e La Russa sul fascismo – rivendica il diritto di cambiare opinione”, ma “non bisogna fare pasticci dal punto di vista storiografico”. E che la confusione in An regni sovrana lo dimostra anche la circolare che Storace ha pubblicato di recente sul suo blog e che impone l’alt all’ingresso de La Destra nel Pdl, “e questo fa capire quante vipere ci siano” in Alleanza Nazionale. Ma per il leader de La Destra adesso i pensieri sono altri. C’è il congresso alle porte, “in cui analizzeremo le prospettive del nostro partito, senza pregiudizi verso le alleanze ma rispettando comunque la nostra identità”. E sul rapporto con la portavoce del movimento, Daniela Santanchè, afferma: “lei ci fa sapere tutto attraverso le interviste che concede. Vuole prendere il mio posto, al congresso si vedrà anche questo”.
PER LEGGERE L'INTERVISTA CLICCA QUI

lunedì 8 settembre 2008

STORACE SULL "8 SETTEMBRE"


Ma era proprio necessario? Ma chi consiglia Gianni Alemanno? Questa continua avventura nella storia che caratterizza molti uomini che vengono dal Msi sta diventando ridicola. Oggi è arrivato a dire che l’8 settembre si riaccese una luce…Le cronache di questi giorni fanno rabbrividire, si restituisce fiato ad una sinistra che era sepolta, si subisce, ancora oggi, il solito indice accusatore di Riccardo Pacifici, si assiste a una curiosa divisione. A sinistra si dice che Alemanno non ha il “coraggio” di Fini, da quest’altra parte del campo, si sminuzza, si rettifica, insomma, come al solito ci si piega e non ci si spiega.Faccia il sindaco, Alemanno, e non lo storico, perché se deve fare lo storico resti almeno coerente con tutto quello che tutti ricordiamo di lui.L’unico effetto che avranno queste sue dichiarazioni sarà impedire che finalmente una via di Roma possa essere dedicata a Giorgio Almirante. Non voglio pensare ad una strategia ad hoc. Tutti abbiamo detto che le leggi razziali costituiscono un’inaccettabile discriminazione; ma mettere tutto in discussione è il mestiere di chi campa ancora di antifascismo, non dovrebbe essere tipico di un uomo di destra. Se lo è ancora.Almeno La Russa ha ricordato, pur con moltissima prudenza, i caduti della Rsi. Ma si poteva risparmiare quel “dal loro punto di vista” riferito a chi scelse quella strada. Noi, la memoria, la rispettiamo.E, sinceramente, se Veltroni approfitta delle esitazioni del sindaco di Roma per dimettersi dal museo della Shoah, non ci interessa né tanto né poco.
FRANCESCO STORACE

FERMIAMO IL CARO-LIBRI!

In questo filmato il Responsabile Provinciale di Gioventù Italiana Emiliano Romanelli (tesserato della sezione venariese) espone alcune semplici proposte elaborate da Gioventù Italiana per contrastare il fenomeno del CARO-LIBRI.

sabato 6 settembre 2008

GLI ASSASSINI SONO TRA NOI!


L' eco di sangue delle famigerate BR, i cui componenti , negli anni di piombo, seminarono l’Italia di morti ammazzati innocenti, non si placa. Dopo avere scontato le pene, in taluni molti casi ridotte, la decenza avrebbe almeno voluto che siffatti figuri fossero ingoiati, per sempre, nel dimenticatoio della memoria collettiva, sì da concedere ai familiari delle vittime di poter ricordare, nel dovuto modo, i loro cari uccisi dal piombo targato br. E invece no: onorificenze, invìti a convegni, pubblicazioni, incarichi prestigiosi. Di tutto e di piu’ è stato concesso a questi assassini, una volta uscìti dal carcere. A Venaria è stata conferìta la cittadinanza onoraria a Silvia Baraldini (appartenente all'organizzazione comunista americana "19 maggio") che, in seguito, a Roma, avrebbe fruito di un incarico retribuito, da parte dell’allora sindaco Veltroni, per fornire consulenze (forse su come rapinare banche e altre simili attività). Nell’appena defunto governo Prodi (continua a fare il nonno e basta, per favore!, ma meglio di come hai fatto come capo dell’ultimo governo!) D’Elia, ex Prima Linea a fianco di Sofri, era stato nominato segretario della Camera dopo che un’aula del Parlamento era stata intitolata a Carlo Giuliani, un altro “eroe” del nostro tempo, “distintosi” con la morte per avere tentato di linciare un carabiniere durante il G8 di Genova. Ma questi sono solo - in senso deteriore - i fiori all’occhiello della famigerata banda di assassini.Infatti, centinaia di ex brigatisti hanno avuto incarichi da parte di ASL, governo ed enti pubblici (tutti , ovviamente, in salsa rossa). Eccone alcuni:il fondatore delle br, Renato Curcio, va in lungo e in largo per l’Italia tenendo conferenze, come il suo degno compare Alberto Franceschini. Mario Moretti, libero dal 1994, ha fondato una cooperativa finanziata anche dalla regione Lombardia. Libero Azzolini, il feritore di Indro Montanelli , lavora in una coop, mentre Geraldina Coletti lavora nella redazione de il Manifesto (eh eh , chissà come sono “neutrali ” i suoi articoli). E, per arrivare i nostri giorni, da LA STAMPA del 03.09.2008, si apprende che Barbara Graglia, condannata per associazione sovversiva (avrebbe aiutato uno dei br coinvolti nel feroce agguato del 26 0ttobre 1982 alla sede del banco di Napoli in via Domdosssola a Torino ove vennero assassinati due agenti Mondialpol) è , attualmente l’assistente del vicesindaco di Torino Tom Dealessandri. Commenti? Ne verrebbero a iosa. Ma valga, per tutti , quanto ebbe a dire il compianto Maurizio Puddu, Presidente dell’Associazione vittime del terrosimo:”I terroristi in parlamento, in televisione, a fare conferenze. E noi trattati come cittadini di serie B, costretti a sentirli raccontare come hanno ammazzato i nostri cari. E’ insopportabile, è come una ferita che si riapre ogni volta.”
Il responsabile provinciale di Torino per la propaganda
Angelo Maria CIGNATTA

venerdì 5 settembre 2008

FINI E' FAVOREVOLE AL VOTO AGLI IMMIGRATI. LA RISPOSTA DI STORACE


"E' stupefacente la posizione del presidente della Camera sugli immigrati. E' un'ipocrisia dire che i diritti si accompagnano ai doveri. E ci mancherebbe altro. Questo già succede per i cittadini italiani, che hanno molti più doveri di chi viene nel nostro Paese e sempre meno diritti rispetto a chi fa il padrone in casa nostra. Facciano la legge, se ci riescono, e questa sarà una ghiotta occasione referendaria". Lo dichiara Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.
UN NOSTRO COMMENTO:
Mister Kippah quando fa cosi è nervoso...e ne ha tutte le ragioni: parcheggiato alla presidenza della Camera dal suo padrone Silvio, per trovare un po di visibilità è costretto ad esternazioni eclatanti. Questa volta non ha fatto altro che rispolverare un suo vecchio pallino: IL VOTO AGLI IMMIGRATI!
ATTENZIONE, questa gente viene spacciata per la componente di destra del PDL...