domenica 5 ottobre 2008

SVOLTO IL I° CONGRESSO DELLA DESTRA TORINESE. LONERO ELETTO PORTAVOCE PROVINCIALE


Congresso de La Destra torinese, un passaggio necessario per l’elezione del Portavoce provinciale e in vista della tre giorni romana. L’Onorevole Vittorio Messa ha presieduto la riunione, che si è aperta con il saluto dei rappresentanti politici. Si sono alternati al microfono Agostino GHIGLIA, Nadia LOIACONI, Mario CAROSSA, Maurizio LUPI, Ferdinando VENTRIGLIA, Andrea TRONZANO, Denis MARTUCCI, Alberto GOFFI ed Enzo CECCA in rappresentanza dell’Ente Nazionale Sordi. Gli interventi hanno avuto un denominatore comune: la voglia di cercare il dialogo e alleanze per diventare una vera alternativa alla sinistra nelle cariche di vertice negli enti locali. Non sono mancati i complimenti dai vari esponenti, che hanno evidenziato come la Destra sia stata coerente con i suoi valori e abbia avuto il coraggio di correre da sola nelle passate elezioni politiche e non abbia nessun rappresentante al Parlamento. Roberto SALERNO ha aperto ufficialmente il Congresso e ha sottolineato come i valori fondanti che accomunano la Destra e cioè la famiglia e la Patria siano nati durante il ventennio. Il Portavoce Regionale ha poi proseguito parlando dei problemi che affliggono l’Italia, come il degrado, l’avvelenamento urbano e la mancanza di sicurezza. “Tutte problematiche causate – ha detto SALERNO – da questo Governo che non piace e non lavora bene. Va bene l’autorevolezza, ma occorre avere una propria identità e autonomia politica, perché l’Italia e le istituzioni sono una cosa seria, non si possono ridurre a una farsa di nani, veleni e ballerine. E qui subentra la necessità di avere dei valori con la Destra e dentro la Destra”.Il momento più atteso è stato il discorso del leader del movimento Francesco STORACE, che con passione ha illustrato la mozione nazionale “Vivere di idee, per non morire di potere”. “Quando ho fondato la Destra – ha iniziato il Segretario - non ho pensato alle alleanze, ma ai progetti politici. Tanto che tutto questo ci ha fatto ritrovare la passione e ci fa dire che ci sentiamo l’unico partito democratico senza sentirci antifascisti.” Storace ha poi proseguito sulla strada degli ideali, che li ha definiti come le stelle, che non si possono toccare ma ci indicano la rotta. L’intervento ha poi toccato le linee guida che caratterizzeranno il prossimo futuro del partito, che vanno dalla lotta alle caste, al senso della giustizia, alla persona che deve essere al centro degli interessi, alla sicurezza, alle politiche del lavoro e alla necessità di una politica europea, a cui si chiedono sostanzialmente tre cose: che ponga un limite all’aggressione economica della Cina, il rispetto delle importazioni dalla Cina e soprattutto le politiche di sostegno alle aziende europee. Non sono mancati gli appunti al Presidente e al Vicepresidente del Consiglio “Facciamo finta che FINI creda di essere un antifascista, probabilmente è stato tutti i giorni all’università a leggere libri sbagliati. FINI deve essere coerente e se si ritiene antifascista rinunci al simbolo della fiamma.” Infine, il Segretario ha posto l’accento sulla grande mobilitazione che ci sarà a Roma l’8 novembre “Ci dovranno vedere da tutta l’Italia e sarà la prima grande manifestazione popolare de La Destra”. Al Portavoce provinciale Giuseppe LONERO, Capogruppo del Comune di Torino e unico candidato alla carica è toccato il compito di chiudere gli interventi. “Ho messo il mio volto tra la gente, per portare i valori de la Destra, in una città in mano alla sinistra. Voglio innanzitutto sottolineare un aspetto. Si è trattato di un Congresso vero, dove tutti gli iscritti hanno diritto di voto e possono partecipare. Un momento significativo di un partito nuovo con un’attività politica che serve come strumento di servizio. E io ho percorso tutte le tappe del partito, dalla Costituente di Roma a Trieste, fino alla campagna elettorale delle ultime politiche in cui pur senza mezzi economici e consumando le scarpe per le strade ci siamo fatti conoscere. E’ stato un anno impegnativo – ha proseguito LONERO – ma gratificante per i risultati elettorali ottenuti. Dopo le elezioni alcuni si sono scoraggiati, altri si sono persi forse per la mancanza di una poltrona. Ma io credo che come movimento diamo garanzie di affidabilità, credibilità e coerenza mantenendo la stessa linea assunta a Trieste”. Il Portavoce ha dato la sua disponibilità, come esposto negli interventi precedenti, a un discorso bipolare e non bipartitico. Il bipartitismo ha spiegato LONERO, genera il razzismo delle idee. “La gente è stanca di parole e parolai. E chiedo a STORACE se mi dà il mandato a trattare con arroganza per un’idea in più, perché non ci faremo comprare con un posto di sottogoverno. Se l’accordo si fa con i naturali alleati, dobbiamo avere obiettivi comuni, lo si deve organizzare in tutta Italia.” LONERO ha poi approfondito i suoi obiettivi sul territorio torinese. “Uno stato moderno ed efficiente deve avere delle infrastrutture come la TAV, che deve essere supportata da una politica trasportistica a favore delle aziende e dell’ambiente. Sempre nell’ambito dei trasporti non accetto il dualismo tra Caselle e Levaldigi, dove vengono sperperate enormi risorse locali per clientelismo che invece devono essere spese a favore del Piemonte. Altro nodo nevralgico è l’abbattimento della burocrazia. “Le procedure amministrative allontanano i cittadini dallo Stato e provocano un rallentamento dello sviluppo. Siamo per uno stato sociale equo, dove non sia necessario avere un santo in paradiso ad esempio per avere una visita medica velocemente o il diritto alla pensione”. Il Capogruppo ha continuato elencando il suo programma futuro sul territorio, che va dalle nuove politiche fiscali e del lavoro, al sistema rifiuti che non funziona, per arrivare ai giovani. “Mi domando come possono permettersi di fare politica i giovani senza risorse economiche? E come si fa senza un ricambio?”. A chiusura del suo discorso LONERO ha spiegato il perché della sua ricandidatura “Credo nel partito e nella Destra che voglio portare tra la gente, e dopo la nascita di mia figlia è la mia più grande soddisfazione. Da parte mia voglio dare un grande contributo con Torino alla manifestazione dell’8 novembre, un momento epocale per dire che ci siamo e cosa vogliamo.” E rivolgendosi a STORACE l’esponente subalpino ha aperto una chiosa ironica. “L’Italia è come la terra e La Destra è come l’aratro. Per seminare nel solco ci vogliono come germe, l’onestà, il senso dello stato, il rispetto reciproco, il rispetto delle regole, l’amore per la patria, la solidarietà sociale e l’etica. Noi vogliamo che quell’aratro lo guidi tu Francesco, per andare avanti stando “a Destra”. Perché chi afferma il contrario: tradisce la volontà di chi ci ha votato, toglie la speranza a chi è sfiduciato della politica, priva di un orizzonte gli elettori di Destra, prima illusi dal PDL, ora definitivamente disillusi”.
GIUSEPPE LONERO ELETTO ALL'UNANIMITA' PORTAVOCE PROVINCIALE
Lonero ha appoggiato pienamente la mozione del Segretario Nazionale e ha presentato ufficialmente la sua ricandidatura a Portavoce Provinciale. Nel pomeriggio si sono aperte le elezioni a cui potevano partecipare tutti gli iscritti. Giuseppe LONERO è stato rieletto all’unanimità e alla sua proclamazione non sono mancati i complimenti e molti applausi dei presenti, che hanno riconfermato la piena fiducia all’esponente torinese, che si dedica con passione e dedizione al partito.

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