lunedì 8 settembre 2008

STORACE SULL "8 SETTEMBRE"


Ma era proprio necessario? Ma chi consiglia Gianni Alemanno? Questa continua avventura nella storia che caratterizza molti uomini che vengono dal Msi sta diventando ridicola. Oggi è arrivato a dire che l’8 settembre si riaccese una luce…Le cronache di questi giorni fanno rabbrividire, si restituisce fiato ad una sinistra che era sepolta, si subisce, ancora oggi, il solito indice accusatore di Riccardo Pacifici, si assiste a una curiosa divisione. A sinistra si dice che Alemanno non ha il “coraggio” di Fini, da quest’altra parte del campo, si sminuzza, si rettifica, insomma, come al solito ci si piega e non ci si spiega.Faccia il sindaco, Alemanno, e non lo storico, perché se deve fare lo storico resti almeno coerente con tutto quello che tutti ricordiamo di lui.L’unico effetto che avranno queste sue dichiarazioni sarà impedire che finalmente una via di Roma possa essere dedicata a Giorgio Almirante. Non voglio pensare ad una strategia ad hoc. Tutti abbiamo detto che le leggi razziali costituiscono un’inaccettabile discriminazione; ma mettere tutto in discussione è il mestiere di chi campa ancora di antifascismo, non dovrebbe essere tipico di un uomo di destra. Se lo è ancora.Almeno La Russa ha ricordato, pur con moltissima prudenza, i caduti della Rsi. Ma si poteva risparmiare quel “dal loro punto di vista” riferito a chi scelse quella strada. Noi, la memoria, la rispettiamo.E, sinceramente, se Veltroni approfitta delle esitazioni del sindaco di Roma per dimettersi dal museo della Shoah, non ci interessa né tanto né poco.
FRANCESCO STORACE

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