lunedì 21 luglio 2008

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BUONTEMPO SULLA PAGLIACCIATA DI UMBERTO BOSSI


"In un Paese in cui la politica fosse ancora un valore e lo Stato una cosa seria, un ministro che offende l’inno nazionale sarebbe stato costretto a dimettersi un minuto dopo. Nell’Italia del bipartitismo forzato si fanno tanti commenti tramite fax, ma nessuno a cui spetterebbe intervenire per dovere costituzionale ha fatto nulla per evitare che la Repubblica possa ancora essere rappresentata da un ministro che non si riconosce nel valore della Patria e della Nazione. E’ inquietante il silenzio del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano e del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. La nostra Costituzione prevede che i ministri, prima di essere nominati, giurino fedeltà, per cui quando un ministro viola questo principio fondamentale dovrebbe essere considerato decaduto. I militanti de La Destra distribuiranno in tutte le città italiane, ma con una maggiore intensità al Nord, il testo dell’inno di Mameli. Offendere l’inno della Patria significa offendere anche coloro che hanno pagato con la vita la sua libertà e la sua integrità territoriale. La mancanza di iniziativa di Alleanza Nazionale è colpa grave e io mi auguro che vogliano porre il problema della permanenza di Bossi nel Consiglio dei Ministri”.
"La prova che La Destra non governa la Nazione sta nelle sciagurate espressioni di Bossi contro l'inno e il sud". E' quanto dichiara Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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