venerdì 11 luglio 2008

GIOVENTU' ITALIANA VENARIA SU "PECHINO 2008"


Plaudiamo all'iniziativa proposta dai ragazzi di Gioventù Italiana Bologna, di indire una petizione finalizzata al boicottaggio delle Olimpiadi che si terranno in agosto a Pechino.

Se si ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica su ciò che tale evento può rappresentare oltre lo sport, si è sulla buona strada.
Tutti abbiamo ancora in mente le orribili scene dei massacri e delle repressioni messe in atto dal regime militar-comunista (o capital-comunista, che dir si voglia) cinese nei confronti dei monaci tibetani, aventi la sola colpa di ribellarsi a un regime dispotico che nega il più elementare diritto all'autodeterminazione dei popoli.
Il Tibet vuole la sua indipendenza, la Cina gliela nega con la forza attraverso la violazione sistematica dei diritti umani.
Forse chiedere che i giochi fossero stati "dirottati" ad un altro paese, sarebbe stato inutile e anche banale, ma crediamo sia doveroso almeno in occasione di questa importante manifestazione, ricordare le numerose vittime di quei massacri verso cui il mondo ha assistito inerme.
Vi è inoltre da ricordare, al di là di quei brutti momenti, che la Cina è il paese che dopo anni di "socialismo reale" sorto dalla rivoluzione maoista, si è buttato a capofitto nel capitalismo liberista più sregolato e sfrenato.
Un mercato - quello cinese - contro cui nei prossimi anni l'Occidente tutto potrebbe essere chiamato a confrontarsi. Un mercato che manda a lavorare i bambini e mantiene orari insostenibili che da noi sono stati aboliti molti decenni fa.
Una parentesi andrebbe poi aperta circa la questione delle merci contraffatte e dei prodotti che non pochi problemi, sempre per ragioni di competitività, creano alla nostra economia (pensiamo al "made in Italy") e verso i quali sarebbe opportuno rimettere in moto piccole quanto mirate forme di protezionismo che possano, nel limite del possibile, salvarla.

Molti vedono la Cina come il baluardo migliore da spendere nei confronti dell'americanismo imperante e militareggiante, mentre non capiscono come questo paese rappresenti la faccia della stessa medaglia condita in salsa orientale.
Viene difficile pensare che una nazione in costante violazione dei diritti umani, di autodeterminazione e dei lavoratori (in nome dei quali ha fatto una rivoluzione) si possa considerare un modello di riferimento.
Il nostro modello resta sempre l'Europa dei popoli (possibilmente alleata alla Russia), l'unico da cui attingere per muovere un'opposizione culturale e politica contro la globalizzazione economica e lo strapotere dell'impero americano.


Emiliano Romanelli
Il responsabile di Gioventù Italiana Venaria

2 commenti:

Anonimo ha detto...

D'accordissimo con quanto hai scritto, Emiliano. Spero di incontrare te e Valerio ad Orvieto.

Antonio Del Prete
Resp. prov. Gioventù Italiana Bologna

ladestra_venaria ha detto...

Ciao Antonio

Purtroppo, per importanti questioni legate al nostro lavoro, ad Orvieto non potremo venire.
Ci saranno comunque validissimi rappresentanti di G.I. Piemonte, in primis il nostro portavoce regionale che hai avuto modo di conoscere a Rocca di Mezzo.
Spero che l'assemblea di Orvieto faccia fare un bel passo in avanti a tutto il partito, ci dovrebbero anche essere delle importanti mozioni di G.I. da difendere ed approvare. Confido in voi tutti!

e ci si vede alla prossima occasione!

A presto!
\o

Valerio