martedì 29 luglio 2008

FINITA LA LIRA FINITA L'ITALIA


L’euro, la moneta indistruttibile che, nelle intenzioni di chi la volle al posto della lira, avrebbe avuto la funzione di rafforzare per sempre, ed in modo stabile, l’economìa della Nazione, sta impoverendo,sempre piu’, le tasche degli italiani. I prezzi dei generi alimentari, , così come quelli dei carburanti e delle altre fonti energetiche, sono alle stelle. I governanti ci dicono che è tutto sotto controllo, ma le cose non stanno così come come vorrebbero farcele vedere. E , anzichè di inflazione reale, quella che effettivamente riduce il potere di acquisto dei salari e delle pensioni, ci parlano di inflazione programmata, quella che hanno loro in mente , ma tutti, senza eccezione alcuna per nessuno schieramento politico, girano attorno al nodo della questione, anzichè affrontarlo, e ciò a dire che 1 euro, al concambio, per il cittadino italiano, dal 1° Gennaio 2002, vale £ 1936,27. In parole molto semplici, quello che costava mille lire è raddoppiato a duemila. Inoltre, , nessuno si è preocupato, di vigilare sull’aumento dei prezzi , di talchè, ciò che prima costava mille lire, è passato a 1 euro, e si è innescato, così, il micidiale mecanismo dell’aumento incontrollato dei prezzi. Molti sono i cittadini che vorrebbero il ritorno della nostra vecchia e cara lira. Forse non sarà possibile, ma una cosa è doverosa farla: battersi e lottare perchè l’iniquo concambio di € 1936,27 venga sensibilmente ridotto in maniera tale da consentire ai salari e alle pensioni di riacquistare potere. Ogni altro balzello avrà la funzione di un patereccio: servirà a tamponare temporaneamente una falla che sta diventando una voragine.
La Destra scende in campo per la difesa dei salari e delle pensioni. E per ricordare al popolo una frase , pronunciata quasi settanta anni or sono da chi amava la Patria: Finìta la lira, finìta l’Italia.
Se la pensi allo stesso modo, La Destra Ti aspetta!

Angelo Maria CIGNATTA

Responsabile propaganda Federazione provinciale di Torino

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